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| Titolo: 8 dicembre - la festa di Osiride Mar 07 Dic 2010, 08:11 | |
| Secondo la religione kemetica, la prima settimana di Dicembre viene festeggiata la vita di Osiride, dalla sua morte, all'innalzamento dello Djed, simbolo dell'immortalità raggiunta. L'ultimo giorno, viene elevato lo zed (djed), iportante simbolo egizio, di cui vi posto qui una descrizione.*Lo ZeD* Lo Zed (Djed), che secondo gli studiosi è il geroglifico rappresentante la colonna dorsale di Osiride, è un simbolo rinvenuto frequentemente nelle tombe egizie. Il suo significato è quello di stabilire un contatto tra il defunto e la vita dopo la morte. Secondo l'egittologia classica, lo Zed è semplicemente un simbolo con il quale gli Antichi Egizi intendevano rappresentare il dio Osiride. Sarebbe la raffigurazione di un albero che si ricollega alla leggenda di Osiride. Osiride, che rappresenta la resurrezione, verrebbe raffigurato come un albero che, in una zona arida e sabbiosa come il deserto egiziano, prende la vita dal Nilo. Mario Pincherle, un ingegnere italiano appassionato di archeologia, afferma che lo Zed non è solo un simbolo, ma una vera e propria torre esistita intorno al 10.000 a.C. che, a quel tempo, aveva una notevole importanza. Lo Zed sarebbe stato trasportato dalla Mesopotamia, sua regione d'origine, fino in Egitto tramite carri trainati da 600 buoi (così è scritto in un antichissimo libro di Enoc) e posto sulla cima della piramide a gradoni di Sakkara. In un secondo tempo fu tolto e spostato nel cuore della piramide di Cheope. A prova di questa teoria, vi è il materiale ritrovato sulla sommità della piramide di Djoser. Infatti, vi sono tracce di diorite che è un materiale molto resistente, adatto per sopportare grandi pesi e che perciò sarebbe stato posto in cima alla piramide per un ben preciso scopo, quello di sorreggere lo Zed. Una torre messianica? Sono stati finora scoperti 3 tipi di Zed: a 5 strati, a 4 strati ed a 3 strati. Pincherle sostiene che ogni strato rappresenta la discesa sulla Terra di un dio: 5- Gesù, 4- Osiride, 3- Krisna, mentre gli altri due rimanenti, dice, si perdono nella notte dei tempi. Sono stati ritrovati Zed a 3 strati risalenti a prima della II dinastia.Pincherle, intorno al 1970, era giunto a queste conclusioni provvisorie, a prima vista incredibili: 1) La Grande Piramide di Cheope non è mai stata una tomba.Zed a 4 strati 2) Il faraone Cheope non vi è mai stato sepolto. 3) Nella grande cripta, nel cuore della piramide (Camera del Re), vi è ancora un sarcofago senza coperchio: non contenne mai la mummia del faraone. 4) In realtà la piramide di Cheope è un immenso tetto, edificato a coprire e nascondere un'alta torre. 5) La torre è più antica della piramide (!): fu costruita moooolto prima. 6) Questa torre fu smontata pezzo per pezzo: ogni pezzo fu numerato con due linee parallele di riferimento Nord? Sud. Tutti questi macigni furono forse spostati rispetto al luogo originario. La torre fu rimontata e sopra vi fu costruita la piramide. 7) Tra torre e resto della piramide non vi è contatto diretto, ma esiste una sottile intercapedine d'aria. Giunti a questo punto dobbiamo rivolgere a noi stessi delle domande: quale scopo aveva la torre? Chi la edificò? Perché fu smontata, spostata e rimontata? Perché vi fu costruita sopra l'immensa piramide?La torre nascosta nella piramide è alta più di 60 metri. La base della torre doveva essere circa m9,50x18; stesse misure dello spazio esistente sulla sommità della piramide a gradoni di Saqqara, circostanza che ha convinto Pincherle che lo Zed, prima di essere stato rinchiuso nel cuore della piramide di Cheope, facesse imponente mostra di sé sulla cima dell'alta piramide a gradoni, che ne costituiva il basamento. Fu così che iniziò a considerare la Grande Piramide come una specie di tetto messo a coprire qualcosa di molto prezioso, che un giorno era stato alla luce del sole… Questa convinzione Pincherle l'ha maturata decifrando un antichissimo testo etiopico, il 'Libro di Enoch', in cui si narra la storia di un patriarca ebraico antidiluviano che, giunto in Egitto, "vide un'alta e grande torre di granito duro", divenendo testimone oculare di tale scoperta. Anche il giornalista scientifico inglese Colin Wilson condivide il fatto che la Grande Piramide non possa essere frutto della civiltà egizia, all'epoca tecnologicamente arretrata. "Come hanno potuto gli schiavi egizi", dichiara Wilson, "sollevare con semplici corde e bastoni blocchi di pietra di sei tonnellate? E come potevano portarli in cima alla Grande Piramide, lungo gradini che a volte non eran più grandi di 15 centimetri? Per spostare poi oltre due milioni e mezzo di mattoni in questo modo, ci sarebbero voluti almeno 150 anni. Possibile che il faraone Cheope avesse tutto questo tempo a disposizione? Negli anni Ottanta i giapponesi cercarono di costruire un modello in scala della Grande Piramide, per un'esposizione, ma anche con le più sofisticate apparecchiature dell'era moderna non vi riuscirono. E il progetto venne abbandonato..." Per approfondimenti: "La Grande Piramide e lo Zed" – Mario Pincherle (Macro Edizioni, 2000) tratto dal sito: http://benagoal.splinder.com Cercando attraverso la rete notizie utili a questo post, una riflessione profonda si è fatta strada dentro me. Spero di non urtare la fede di nessuno, e sottolineo pertanto che si tratta di una mia semplice e personale considerazione. La festa dello Djed, viene ancora festeggiata in Egitto nella prima settimana di dicembre, a ricordare l'immortalità raggiunta da Osiride, amato dalla compagna Iside, che dopo un'affannosa ricerca riesce a ricomporre il corpo del marito e a resuscitarlo attarverso il suo amore. Immortalità che anche per la cristianità giunge alla realtà attraverso una donna, Maria, che ne permette la realizzazione, accettando consapevolmente di concepire e partorire un Figlio che proviene direttamente dalla Luce. Accetta di essere un tramite, uno strumento per donare, o se vogliamo..ri-donare la vita.
Maria, simbolo femminile attraverso la cui dolorosa scelta l'immortalità di quello stesso Figlio diverrà palese per migliaia di persone.
Anche geometricamente, il simbolo dello Djed richiama in qualche modo la croce cristiana, con i suoi due movimenti, uno verticale ed uno orizzontale, a significare la realtà temporale ed il potere divino in terra, dal basso, ascendente verso l'alto.
Lo Djed viene quindi "elevato" e adorato, come del resto avviene l'elevazione e l'adorazione della croce il venerdì santo, come avviene l'elevazione del calice durante l'Eucaristia cristiana, a ricordare il simbolo del sacrificio; sacrificio che ritorna in pressochè tutte le culture, quando viene toccato l'argomento della morte e della rinascita. Sacrificio di Cristo, Figlio della Luce, ucciso dall'odio degli uomini, Suoi fratelli, così come sacrificio di Osiride..chiamato "lo Splendente", uciso dall'odio di Seth, suo fratello. Il corpo di Osiride viene ricomposto dall'Amore di Iside, che non si rassegna alla sua scomparsa, il corpo di Cristo viene ricomposto dalla Sua Resurrezione, e lo rende immortale. L'Energia di Osiride che, come il sole, si diffonde ogni giorno tra la sua gente, e l'Energia Cristica, che rinasce in tutti coloro che credono fortemente in Lui.
Chissà....molto dentro me risuona..mentre ragiono su queste cose. Come note lontane..echi distanti nel tempo... Evidentemente, al di là di differenze e separazioni etniche e dogmi religiosi, davvero Una sola è l'origine...Una la Verità....Una la Luce.
Haryn-Sha
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