HOME, un' ode alla bellezza del nostro pianeta

-Negli ultimi cinquant'anni l’uomo ha modificato gli ecosistemi della Terra più rapidamente e profondamente, che in tutta la storia dell’umanità. Prima della fine del secolo, questo sfruttamento smisurato avrà esaurito la quasi totalità delle risorse naturali del pianeta! L'umanità non ha più di 10 anni per invertire la rotta. E’ per lanciare un grido d’allarme e sensibilizzare ognuno di noi, nella Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 Giugno, è uscito il film "Home" di Yann Arthus-Bertrand.

“I profitti di questo film non sono stati contati in milioni di dollari, ma in milioni di spettatori” spiega Arthus Bertrand.
Il presidente del gruppo del lusso parigino PPR, che ha sponsorizzato l’operazione, sostiene che “La natura umana non è disposta a rinunciare al suo benessere. Bisogna consumare diversamente, non consumare di meno”.-


A mio parere è bello che ci siano iniziative come queste,al contario di numerosi film dove viene mostrata la Terra solo dal suo lato "sofferente",soffocato e che perde costantemente risorse e specie animali,preziose per la vita di tutti noi,ma anche per quella del nostro stesso pianeta.
Il problema è che non possiamo incolpare nessuno per quello che sta accadendo al nostro intero ecosistema,tranne noi stessi,la nostra avidità verso i profitti invece che verso il benessere interiore ed esteriore.
E continuiamo imperterriti a prosciugare la Terra della sua linfa vitale,sfruttandola e lavorandola a nostro piacimento per trarne guadagno.

..Quando ad un certo punto i media divulgano film come questi.
Non metto in dubbio che il pianeta sia ancora ricco di spettacolari cicli vitali,paesaggi mozzafiato e specie all'uomo ancora sconosciute,nascoste tra gli abissi marini o in chissà quali caverne inesplorate.

Ma più che "sensibilizzare",a me sembra quasi un tentativo per far dimenticare lo stato attuale delle cose.
Il pianeta Terra sta soffrendo.
Dieci anni,a confronto con cinquanta di sperpero e sfruttamento,penso sembrino davvero pochi e "inutili" per tornare al vecchio splendore.


Penso che dovremmo essere riconoscenti alla terra sulla quale posiamo i piedi ogni giorno,e alla quale volgiamo il nostro indifferente sguardo.

Che continua come dal principio ad infonderci luce ed energia.

Dovremmo esserne eternamente grati,e sorridere abbracciando con amore il NOSTRO (dovrei mettere tra virgolette anche quest'ultimo aggettivo, che ho lasciato in maiuscolo) "sassolino dell'universo".


Un saluto e un abbraccio da Samuele

Carissimo CelticLion, non posso che condividere il tuo pensiero.
Troppo, troppo di rado ricordiamo a noi stessi di mostrare gratitudine verso questo pianeta, che noi definiamo "nostro" ma in verità, sostanzialmente le cose non stanno proprio così.
La Terra è un pianeta adatto alla "nostra" sopravvivenza, sul quale anche noi abbiamo compiuto un "nostro" cammino evolutivo, ma la sua identità è e rimane indipendente, pur interagendo con noi.
Ricordiamoci innanzitutto che si tratta di una risorsa vivente, non inanimata. Un prezioso essere che ha un suoi battiti e pulsazioni, sue proprie voci, cicli di vita e di morte, passaggi evolutivi, e molti, molti problemi spesso causati proprio dalla nostra indifferenza.
Un essere vivente che accoglie e custodisce numerosissime specie di altri esseri, diversi tra loro per morfologia e proporzioni, ma comunque nostri compagni di viaggio.
Un entità viva che ci dona costantemente cibo, riparo e medicina, oltre a permetterci con Amore di abitare la sua superficie.
Purtroppo l'uomo, per sua natura, dimentica spesso la riconoscenza, e questo lo porta a distruggere a volte proprio ciò che lo ha nutrito.

Grazie CelticLion, con questo interessantissimo post suggerisci a tutti noi un'importante riflessione...sul valore infinito della nostra Vita.
Grazie per il tuo lavoro!

Con un abbraccio...Alinor